Qui trovi tutti gli aggiornamenti sulla nostra campagna per l’inverno 2024.
8 dicembre
La missione “Emergenza Inverno in Ucraina” si sta preparando a partire. Grazie alle donazioni ricevute finora e al finanziamento della Provincia Autonoma di Trento, EUcraina ha potuto acquistare materiale per un valore di quasi 110.000 euro. Entro Natale, i volontari di EUcraina, assieme all’associazione partner “Manifesto di Pace” di Odessa, consegneranno generatori, power station e materiale scolastico a scuole e istituti per bambini a Dnipro e nelle regioni di Kherson e Mykolayiv; due ambulanze 4×4 e materiale di primo soccorso agli operatori sanitari delle zone di prima linea nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhya; e anche dolci e qualche regalo per i bambini delle comunità più esposte alla guerra.
Incontrando le comunità più remote dell’Ucraina, gli scolari, i sanitari e i feriti, i volontari di EUcraina daranno voce così alla solidarietà dei più di 140 generosi donatori che con i loro contributi hanno reso possibile questa missione.
La campagna di raccolta fondi non è finita: ci viene ancora richiesto materiale sanitario di emergenza (defibrillatori, tourniquets) e le scuole e i bambini da aiutare sono ancora tanti. È possibile acquistare qualcosa sul posto se arriveranno nuove donazioni (e abbiamo anche ordinato un po’ a credito, fidando nella generosità di qualche “ritardatario”).
Facciamo conoscere questa campagna, cerchiamo nuovi contributi, aiutiamo in maniera concreta un popolo vittima di una guerra di aggressione!
Seguite su queste pagine gli aggiornamenti e i report della missione. Vivete con noi il Natale in Ucraina!


28 novembre
La scorsa notte per dieci ore una tempesta di droni e di missili ha saturato i cieli su tutta l’Ucraina. Sono state prese di mira stazioni di distribuzione e altre infrastrutture energetiche. Milioni di ucraini si sono ritrovati di colpo senza energia e riscaldamento. Le famiglie sono tornate a passare le notti nei sotterranei e nelle stazioni della metro. Così Putin colpisce i civili in tutto il Paese, cerca di rendere loro la vita impossibile, per ottenere quello che in tre anni non è riuscito con il suo esercito sul campo di battaglia: la resa dell’Ucraina, la sua sottomissione all’impero russo.
Gli ucraini resistono nonostante tutto. I nostri governi invece esitano, discutono se e quali armi dare agli ucraini per difendersi, quando, come e dove le possono utilizzare. Sempre poco, tardi e con troppi limiti per essere efficaci e fermare l’invasore: non sia mai che Putin si arrabbi anche con noi.
Tocca a noi cittadini europei prenderci le nostre responsabilità e far sentire la nostra voce, quella di chi non vuole cedere alla paura, alle minacce e non si rassegna a una comoda indifferenza. Vogliamo essere solidali con gli ucraini che resistono a chi nega loro il diritto di esistere e allo stesso tempo fanno da scudo alle nostre deboli democrazie.
Più di 130 donatori hanno sostenuto finora #EUcraina odv e consentiranno ai suoi volontari di partire prima di Natale con generatori, ambulanze, materiale medico salvavita e anche regali per i bambini costretti a passare il Natale al buio sotto le bombe. Noi, cittadini europei, vogliamo esprimere così, in modo concreto e diretto, la solidarietà alla gente ucraina. E far sapere che non ci spaventano le minacce dei violenti, temiamo solo la nostra viltà.
Mancano meno di 2.000 euro per riuscire ad acquistare anche la seconda ambulanza. Unisciti a noi! Basta un bonifico a EUcraina odv, causale ‘Inverno in Ucraina’: IBAN IT48W0306909606100000187204

19 novembre
La campagna ‘Emergenza Inverno in Ucraina’ procede con successo. Grazie a più di cento donatori e al finanziamento del nostro progetto da parte della Provincia Autonoma di Trento, arriveremo a 100.000€ per aiutare il popolo ucraino. Il sostegno dei nostri donatori è stato fondamentale per dare fiducia alla nostra missione, ma la raccolta non è ancora conclusa. Chiediamo il vostro aiuto per ottenere ancora qualche migliaio di euro che manca per acquistare un’ambulanza da consegnare ai servizi di primo soccorso e del materiale scolastico, molto richiesto dalle scuole con cui siamo in contatto.
A raccolta conclusa partiremo, nella prima metà di dicembre, per portare la vostra solidarietà e il vostro sostegno alle comunità ucraine più in difficoltà.
27 ottobre
La campagna Emergenza Inverno in Ucraina si sta sviluppando rapidamente. In un paio di settimane già più di 40 donatori hanno risposto all’appello. Attendiamo la risposta di enti e istituzioni a cui siamo rivolti per avere un contributo. Abbiamo tempo fino alla fine di novembre per raccogliere la somma di almeno 50.000€ che ci consenta di portare l’aiuto di generatori e materiale sanitario che ci è richiesto dagli amici ucraini. Un buon generatore costa dai 2000 ai 4.000 euro; un tourniquet (il dispositivo emostatico che tutti quelli che vivono in zona di guerra devono portare con sé) costa circa 30€; un kit individuale di primo soccorso costa 100€. Abbiamo tempo fino alla fine di novembre per acquistare il materiale e partire per l’Ucraina, dove è atteso con impazienza.
Diffondiamo la conoscenza dell’iniziativa tra i nostri conoscenti e sui social, offriamo così una buona opportunità a chi vuole sostenere concretamente gli ucraini!
Ricordiamo la possibilità di detrazione dalle imposte sul reddito del 35% dell’importo versato a EUcraina o la sua deducibilità per intero dal reddito imponibile. Per ricevere da EUcraina la ricevuta del versamento è necessario inviare un’e-mail a contact@eucraina.eu, indicando il versamento effettuato e i dati anagrafici del versante, incluso il codice fiscale.
Il Liceo Internazionale LIA di Rovereto partecipa all’azione ‘Emergenza Inverno in Ucraina’.
Gli studenti del LIA si impegnano nella sensibilizzazione e nella raccolta di fondi per fornire tramite EUcraina di un generatore e materiale scolastico alla scuola-orfanotrofio di Ratsinska, nella regione di Micolaiv.





EUcraina è a disposizione di tutte le scuole e le comunità che vogliono aiutare gli studenti ucraini a frequentare la loro scuola quest’inverno, un diritto che è loro altrimenti negato dai bombardamenti russi.